Crisi e conflitti dell’Adolescenza trovano nei comportamenti alimentari una manifestazione sintomatica di espressione. L’Anoressia, la Bulimia e l’Obesità sono i disturbi del comportamento alimentare più importanti e noti, ma ne esista una varietà più ampia che varia tra situazioni di normali crisi evolutiva e quadri patologici. I disturbi del comportamento alimentare nell’adolescente si manifestano in forme particolari, sfumate e del tutto individualizzate tali da creare una grande confusione e difficoltà.
ANORESSIA NERVOSA
Caratteristiche:
- Desiderio di essere sottopeso e severa perdita di peso (meno dell’85% del peso standard);
- Paura di ingrassare;
- Preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto fisico;
- Amenorrea (mancanza di almeno tre cicli mestruali consecutivi) nelle donne; perdita dell’interesse sessuale e impotenza negli uomini.
Si distinguono due sottotipi di anoressia nervosa:
- Anoressia nervosa con restrizioni
- Anoressia nervosa con abbuffate e condotte di eliminazione
BULIMIA NERVOSA
Caratteristiche:
- Abbuffate ricorrenti (consumo di una grande quantità di cibo per un periodo di tempo abbastanza lungo e sensazione di perdita di controllo sull’atto di mangiare);
- Comportamenti di compenso;
- Frequenza delle abbuffate e dei comportamenti di compenso (almeno due volte la settimana per tre mesi);
- Preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto fisico.
Si distinguono due sottotipi di bulimia nervosa:
- Con condotte di eliminazione
- Senza condotte di eliminazione (digiuno o esercizio fisico eccessivo)
OBESITA’
Caratteristiche:
- Peso corporeo maggiore del 20% rispetto al peso ideale (calcolato in base all’età, all’altezza, al sesso e al tipo di costituzione della persona);
- Eccessi alimentari;
- Il cibo diventa l’unica fonte di gratificazione.
Le maggiori cause:
- Genetiche
- Ambientali
- Psicologiche
Esistono due tipi di obesità:
- Obesità di sviluppo: si presenta sin dall’infanzia e dipende da fattori costituzionali
- Obesità reattiva: si sviluppa generalmente dopo un trauma emotivo (eventi vissuti dal bambino in traumatico)
BMI
Il Body Mass Index, o indice di massa corporea, è il risultato del peso (in Kg.) diviso per il quadrato dell’altezza (in m. quadrati). Se il BMI è 30 è obeso (per gli adolescenti e per i bambini i range di peso variano a seconda dell’età). Oscillazioni di peso (fino a 3 Kg.) sono considerate fisiologiche. Il range di peso accettabile non dovrebbe mai essere inferiore ad un BMI di 18,5. Al di sotto di questo valore compaiono i sintomi da digiuno.
ALTRI DISTURBI
Oltre all’anoressia e alla bulimia nervosa, cominciano ad avere molta risonanza sociale altri disturbi del comportamento alimentare: L’ortoressia consiste in un’attenzione eccessiva e continuativa per i cibi sani (tipo cibi biologici), che puo’ trasformarsi in una vera e propria patologia nervosa, tanto da spingere le persone ad adottare una dieta sempre più rigida fino a eliminare gruppi essenziali di cibi, ritenuti dannosi per l’organismo, e creare carenze gravi per l’organismo. La Bigorexia è invece una situazione che possiamo descrivere come inversa dell’ anoressia in quanto si è costantemente preoccupati di essere troppo magri. Osservata soprattutto nei circoli di body building va tuttavia distinta dal tipico gym-goer in quanto si è disposti a tutto pur di incrementare la massa muscolare. Questo comportamento può portare a conseguenze molto pericolose per la salute. Alcuni soggetti inoltre presentano problemi appartenenti sia alla sfera dei disturbi del sonno che a quella della condotta alimentare e sono i casi che rientrano nel Sleep Eating Disorder o nella Night Eating Syndrome. Il SED (Sleep Eating Disorders) è un disturbo del sonno caratterizzato da episodi ricorrenti di sonnambulismo durante i quali i soggetti fanno abbuffate consistenti per lo più in grandi quantità di cibo ad alto contenuto di zucchero o grassi. Tali pazienti spesso non ricordano questi episodi e questo costituisce un alto rischio di autolesionismo non intenzionale. Il NES (Night Eating Sindrome) è un disturbo in cui i soggetti rifiutano il cibo nella giornata, in genere saltando la colazione e non mangiando fino a mezzogiorno, mentre la sera o la notte fanno un consumo eccessivo di cibo. Tale comportamento rende fallimentare tutti i tentativi di perdere peso, aumenta lo stress e l’ansia influenzando sia la fase di addormentamento (difficoltà ad addormentarsi) che quella del sonno vero e proprio (incubi o risvegli frequenti), nonché – a lungo andare- ad avere problemi a stare svegli durante il giorno o ad addormentarsi nelle situazioni meno indicate.
5 risposte
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