I disturbi alimentari: caratteristiche sintomi e cura
Le persone che soffrono di Disturbo da Alimentazione Incontrollata mangiano per riempire il vuoto che sentono dentro. Il disturbo è principalmente psicologico, capirne le cause aiuta ad affrontarlo.
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder) sono i disturbi del comportamento alimentare più importanti e noti, ma ne esiste un numero ben più ampio che varia tra situazioni di normali crisi evolutive e quadri patologici.
Quali sono le caratteristiche dei disturbi da alimentazione incontrollata
Le abbuffate ricorrenti ovvero il consumo di una grande quantità di cibo per un periodo di tempo abbastanza lungo e la sensazione di perdita di controllo sull’atto del mangiare, sono le principali caratteristiche di questo tipo di disturbi. Spesso il soggetto mette in atto comportamenti di compenso, come il rigettare il cibo appena assunto. La frequenza delle abbuffate e dei comportamenti di compenso (almeno due volte la settimana per tre mesi) assumono valore diagnostico come indicatori di una problematicità, così come la preoccupazione estrema per il peso e l’aspetto fisico.
Quali sono i sintomi e i segnali per riconoscere un disturbo alimentare
I disturbi alimentari sono patologie molto diffuse anche tra i più giovani e, prevalentemente, interessano il genere femminile.
È possibile riconoscere i segnali che indicano un disturbo dell’alimentazione da alcuni atteggiamenti atipici: mangia compulsivamente, va in bagno subito dopo aver mangiato, ha difficoltà a mangiare in presenza di altre persone, ha una bassa autostima, il suo peso cambia frequentemente.
I principali indicatori di questa patologia sono: il peso corporeo diventa maggiore del 20% rispetto al peso ideale (calcolato in base all’età, all’altezza, al sesso e al tipo di costituzione della persona), lo scandire la propria giornata in funzione del cibo ricorrendo a ripetuti e sempre più frequenti eccessi alimentari, dove il riempirsi di cibo diventa l’unica fonte di gratificazione. Le cause della bulimia possono essere genetiche, ambientali e psicologiche.
Come curare i disturbi da alimentazione incontrollata
Curare una persona che soffre di Disturbo da Alimentazione Incontrollata o Binge Eating Disorder comporta un inquadramento psicodiagnostico preliminare per distinguere la genesi e l’evoluzione patologica del disturbo iniziale. La premessa fondamentale per iniziare la cura è che il paziente prenda piena consapevolezza della sua condizione e decida indipendentemente di superarla. Trattandosi di una patologia, il consiglio è quello di affidarsi ad un centro di cura dei disturbi alimentari. Iniziando presto un percorso terapeutico, il paziente avrà ottime probabilità di guarire.
Il trattamento terapeutico-riabilitativo per la dipendenza da cibo prevede un percorso di cura personalizzato, operante nell’ambito di un modello multidisciplinare integrato, con colloqui iniziali di valutazione, motivazione al trattamento, visite specialistiche psichiatriche e psicologiche.
Inoltre, nel nostro centro è disponibile la cura con rTMS, una nuova metodica indolore e assolutamente non invasiva. Questa nuova tecnologia è stata sperimentata e approvata dalla CE e, negli ultimi anni, sta cambiando le prospettive di cura di tutti quei disturbi e dipendenze patologiche in cui i trattamenti e le terapie a base di farmaci sono spesso risultate inefficaci.
La terapia con la Stimolazione Magnetica è particolarmente indicata per la dipendenza da cibo compulsivo (obesità psicogena).
Binge Eating Disorder (BED): Quando Mangiare Diventa una Compulsione
Il Binge Eating Disorder (BED), o Disturbo da Alimentazione Incontrollata, è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate compulsive, durante i quali si ingeriscono grandi quantità di cibo in un breve periodo, con una sensazione di totale perdita di controllo.Chi soffre di BED non mangia per fame, ma per una spinta interiore incontrollabile, spesso accompagnata da ansia, stress o disagio emotivo. Le abbuffate avvengono in solitudine, con un ritmo frenetico, senza riuscire a fermarsi neanche quando si è dolorosamente sazi. Dopo l’episodio, emergono senso di colpa, vergogna e frustrazione, alimentando un circolo vizioso difficile da interrompere.
BED: Un Disturbo Sempre Più Diffuso
I disturbi del comportamento alimentare sono in aumento e colpiscono persone di tutte le età, ma si manifestano più frequentemente nell’adolescenza, con un’incidenza maggiore tra i 13 e i 14 anni. Studi recenti mostrano un abbassamento dell’età di insorgenza, con casi documentati già dall’età di otto anni.Il BED colpisce entrambi i sessi, ma le donne risultano più vulnerabili rispetto agli uomini, con un rapporto di 2 a 3. In Italia, si stima che circa tre milioni di persone convivano con un disturbo alimentare, di cui ben 2,3 milioni sono adolescenti.
BED: I Segnali del Disturbo da Alimentazione Incontrollata
Se ti riconosci in questi comportamenti, potresti soffrire di BED:- Mangiare grandi quantità di cibo in poco tempo, anche senza fame- Perdita di controllo: impossibilità di fermarsi durante un’abbuffata- Mangiare velocemente, senza assaporare il cibo- Non percepire il senso di sazietà, continuando a mangiare anche se si è già pieni- Cercare di svuotare lo stomaco per poter mangiare di nuovo- Mangiare in solitudine, evitando pasti in compagnia- Pensare costantemente al cibo e all’atto di mangiare- Dedicare molto tempo all’acquisto e al consumo di cibo- Notare un considerevole aumento di peso e una riduzione della mobilità
Le Cause del Disturbo da Alimentazione Incontrollata
Il BED non è una semplice mancanza di volontà, ma un disturbo psicologico complesso. Spesso le sue radici affondano in una combinazione di fattori:
– Fattori psicologici: stress, ansia, depressione, senso di inadeguatezza o esperienze traumatiche
– Strategie di coping disfunzionali: il cibo diventa un modo per gestire emozioni negative, riempire un vuoto emotivo o evitare di affrontare problemi
– Educazione alimentare inadeguata: crescere in un ambiente con abitudini alimentari scorrette può aumentare il rischio di sviluppare un disturbo alimentare
– Diete restrittive eccessive: periodi di privazione possono portare a episodi di perdita di controllo e abbuffate